di GIANMARCO LUCCHI
Un colpo magico di un esponete del cerchio magico/malefico: con una mano di bianchetto il tesoro della Lega Nord è finito nelle mani del suo ex tesoriere, Francesco Belsito, che ha potuto così trasferire in Tanzania sei milioni di euro: il trucco è stato necessario perchè il Consiglio federale lo aveva autorizzato a spendere, al massimo, 150 mila euro. Insomma, da una parte Belsito apriva le casse del partito ad amici e parenti del Senatur, tenendoseli così buoni (e magari potendoli anche ricattare...) e dall'altra si impossessava di denaro per investire insieme all'imprenditore Stefano Bonet e a Romolo Girardelli, il faccendiere in sospetto di 'ndrangheta.
I tre compari collaboravano, ma senza risparmiarsi reciproche frecciate: Girardelli era soprannominato dagli altri l'Ammiraglio; peggio era andata allo shampato, Bonet, e a Belsito, detto il nano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Noe, per poter disporre di quei sei milioni del Carroccio
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