di GIANMARCO LUCCHI
Adesso che sono sotto scacco con gli scandali più eclatanti, vale a dire il caso Lusi/Margherita/Pd e quello della Lega, i partiti si agitano, si agitano molto per far credere alla gente che stanno provvedendo a rimediare alla scandalosa legge dei rimborsi elettorali per le forze politiche, quella vera e propria presa pe ri fondelli che ha fatto rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta col il referendum del 1993, cioè il finanziamento pubblico ai partiti. Temono un terremoto come allora, temono il discredito popolare ormai gigantesco, ma non vogliono rinunciare all'albero della cuccagna. E così, come nel 1993 il referendum che aboliva il finanziamento pubblico dei partiti fu aggirato da tutta una serie di "paracadute" (a cominciare dai rimborsi elettorali abnormi), anche stavolta si stanno impegnando nel solito gioco del gattopardo: cambiare tutto perchè nulla cambi! Alfano, Bersani e Casini, la novella ABC italiota, hanno annunciato in pomp
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