di LUIGI CORTINOVIS
Monti insiste nel raccontare la favola che la crisi è passata, che lo spread non si sarebbe più rialzato e che la riforma del lavoro al vaglio in parlamento sarà la panacea.
Invece? Invece, la realtà è che è sempre più allarme lavoro, specie in Europa, dove la Bce prevede un nuovo peggioramento nel breve termine, mentre il Fondo Monetario rileva come i rischi all'economia restino alti e occorra mettere in campo riforme difficili ma essenziali per creare opportunità di occupazione particolarmente ai più giovani.
Mentre la tensioni sui mercati internazionali non accennano a diminuire, colpendo i paesi europei più a rischio, Italia e Spagna in primis, le prospettive sull'economia rimangono incerte segnalano sia l'istituto di Francoforte nel suo bollettino che il direttore generale del Fondo Christine Lagarde. E l'Ocse rammenta anche un altro pericolo incombente: un debito pubblico che, per i paesi appartenenti all'organizzazione, arriverà a livelli
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