di LEONARDO FACCO
Non raccontiamoci corbellerie: l’Italia è un paese irriformabile. Volendo usare una metafora, questo stivale appare come un corpaccione malato di tumore che, dopo attenta diagnosi medica, non può nemmeno essere operato, dato che le metastasi hanno pervaso ogni organo vitale. Per far risorgere la libertà, l’Italia – oggi tecnicamente fallita – va fatta morire.
A novembre dello scorso anno, il Movimento Libertario – di cui sono il fondatore – ha avallato la nascita del “MLI”, ovvero la corrente indipendentista che, sulla scorta degli insegnamenti di un caro amico (Hans Hermann Hoppe) ha ben chiaro un concetto: contro il potere centralista qualsiasi azione separatista va considerata una scelta auspicabile e liberale. Insieme a Gianluca Marchi ho sostenuto con piacere la proposta di organizzare in Veneto una convention di tutti i partiti, i movimenti, le associazioni, le persone che si dichiarano indipendentisti. In veste di Amministratore del Mov
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