di LUIGI CORTINOVIS
Un'altra carrettata di denari pubblici ha preso la via del Sud, con annessi e connessi. Il portafoglio (dei soliti noti) si apre, grazie all'ok del governo, per il risanamento ambientale del Meridione con una serie di interventi capillari per ben 1,7 miliardi di euro che coinvolgono anche le Piccole Medie Imprese e una tranche di opere infrastrutturali: porti, aeroporti e strade, per 423 milioni di euro in diverse regioni attingendo anche a fondi privati.
Gli interventi sbloccati dal Cipe rispondono alla doppia funzione di sanare le ferite del territorio (ed evitare una serie di infrazioni dall'Ue, l'Italia è il paese più multato d'Europa) e riattivare l'economia locale con una serie di opere di medie dimensione ma egualmente vitali aprendo anche ai fondi privati con la finanza di progetto. Ufficialmente si è motivato che gli effetti si vedranno nel medio periodo e rispondono all'obiettivo di mettere in moto l'economia sul territorio con l'ausilio delle pic
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