di GIANMARCO LUCCHI
«A Srebrenica non vi è stato genocidio». È cominciato in maniera decisamente movimentata il mandato del nuovo presidente serbo, il conservatore nazionalista Tomislav Nikolic, che solo ieri ha giurato in parlamento per succedere a Boris Tadic, il riformista e europeista convinto da lui battuto a sorpresa nel ballottaggio del 20 maggio scorso. Un'intervista alla tv montenegrina nella quale ha negato il genocidio di Srebrenica, e una nuova improvvisa fiammata di violenza nel nord del Kosovo, con duri scontri fra militari della Kfor e manifestanti oltranzisti serbi, hanno segnato la prima giornata di Nikolic presidente.
«A Srebrenica non vi è stato genocidio, ma un grande crimine commesso da alcuni esponenti del popolo serbo, che bisogna trovare, processare e condannare», ha detto Nikolic alla tv di Podgorica. E a Srebrenica, ha aggiunto, non intende andare, sarebbe inutile essendoci già stato il suo predecessore Tadic, che ha condannato tale crimine, cosÃ
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