di REDAZIONE
Lo spettro temuto da tutti è quello dei "traslochi di notte". Cioè che le aziende, visti i danni alle strutture provocati dal sisma, per non perdere le commesse decidano di "imballare" in fretta e furia le linee produttive e lasciare l'Emilia, per provare a far ripartire la produzione altrove. Per evitarlo la Regione lavora ad una delocalizzazione intelligente, cioè locale. Brucia ancora da queste parti il tentativo di trasferire gli impianti della Magneti Marelli di Crevalcore (il comune del Bolognese più colpito dal sisma) verso la sede di Modugno (Bari), bloccato in extremis dai lavoratori cui è venuto mercoledì a dare man forte pure Maurizio Landini della Fiom. "Lavoreremo per far sì che quelle imprese che hanno bisogno di fare produzione subito si possano spostare con un accordo tra sindacati e imprenditori", ha rassicurato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dopo aver incontrato i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angel
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