“smart cities”: da roma altri 408 milioni di euro per il sud

di ALESSANDRO SCOLARI Chissà quando la finiranno. C’è la crisi, avanza ad un ritmo quasi galoppante, ma loro insistono. La morale è sempre quella: "Pioggia di soldi pubblici per raggiungere obbiettivi poco chiari, poco concreti e comprensibili per la popolazione". Ma quello che fa più arrabbiare è che il “burocratese”, che non permette alla gente comune di comprendere come vengono spese queste montagne di soldi. C’è di più: la crisi colpisce  l'Italia, ma il nord in particolare, la parte il cui tessuto produttivo è quello che manda avanti 'sto paese; ma quelli che governano continuano a favorire le regioni note come "svantaggiate". Un altro modo per riproporre sulla scena politica italiana “l’eterna Questione Meridionale”. Per capire di più di cosa parla l’allegato qui sotto, che è un testo di legge, spieghiamo ai lettori che si tratta di cluster nazionali, ovvero "Progetti di Smart Cities and Communities, Social Innovation". Paroloni che fanno venir