di LUIGI CORTINOVIS
Murray Rothbard, storico ed economista americano, si chiedeva: "Dove starebbe la differenza fra lo Stato e la Mafia? Si tratta di due organizzazioni criminali in concorrenza fra di loro, abituate entrambe ad usare la violenza". Quanto sta emergendo dalle vicende sulla famosa "trattativa" degli Anni Novanta, pare confermare il pensiero dello studioso d'oltreoceano.
Insieme al caldo torrido, al palazzo di giustizia di Palermo sono tornati anche i veleni. A rendere pesante l'aria in un tribunale non nuovo a polemiche e spaccature non sono solo i recenti risvolti dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, arrivati a coinvolgere il Colle, sì Giorgio Napolitano, tanto da suscitare due interventi del capo dello Stato stesso in meno di una settimana, ma lo stesso senso dell'inchiesta e, soprattutto, la sua gestione. Sulle parole di Napolitano, che dopo la pubblicazione delle intercettazioni tra l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino e il consigliere giuridico d
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