di GIUSEPPE SGUBBI
Alcuni giorni fa, Corrado Passera, ministro per lo sviluppo economico, ha presentato la bozza di un decreto il cui fine è quello di convincere i disoccupati a diventare imprenditori. L’offerta è a prima vista allettante, per alcuni anni, niente Iva, niente Irpef e tasse al cinque per cento. Una vera e propria “pacchia”. Conoscendo, al riguardo del lavoro autonomo, ” l’aria che tira”, sorprende non poco il silenzio che ha accompagnato la proposta.
Ma cosa sarà successo? Occorreva forse la crisi, per rendersi conto che la colonna portante della economia italiana, è stata , lo è tuttora e sarà sempre, il lavoro autonomo? Occorreva forse il terremoto emiliano per capire che se le aziende chiudono, i “conti” non tornano? Indipendentemente dalle ragioni, si tratta di “cambiamento epocale”. Ma dove sono finiti i commentatori politici ed economici che nei giorni successivi all’annuale den
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