di DANIELE V. COMERO
Il “Porcellum”, il tanto vituperato sistema elettorale dei nominati, l’unico che può garantire alla casta politica qualche possibilità di riconferma, nonostante la caccia serrata di Giorgio Napolitano, l’ha scampata anche questa settimana. Dalla prossima, in Senato, come fosse il primo giorno di lavoro, si ricomincerà con un altro giro di valzer nel comitato per la legge elettorale, dove ogni rappresentante, porterà la posizione del proprio gruppo politico. In contemporanea, proprio martedì, ritorna in Aula il disegno di legge costituzionale per la riduzione dei parlamentari, il senato federale e i nuovi poteri del premier.
Le due vicende, quella della legge elettorale e la riforma della Carta, s’intrecciano pericolosamente, con possibilità di confusione totale, come si è visto nel precedente articolo sull’Asinellum. Rischio evidenziato anche da Ainis sul Corriere della Sera, che teme la nascita di un “Ippocervo”, un animale che non si
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