di ANGELO PELLICIOLI
Tra i tanti carrozzoni romani spendaccioni, che prosciugano le tasche ai cittadini (oggi peraltro già enormemente sgonfie grazie anche al costo della benzina ormai a 2 €/ litro ed all’imminente probabile tassazione sulle bevande e magari anche sull’aria che respiriamo), vi sono, oltre agli ordini professionali di cui abbiamo già trattato, anche le relative casse nazionali di previdenza. Da uno studio recentemente pubblicato emerge infatti, che le stesse hanno dei costi di gestione spaventosi. Costi dovuti non solo ad una gestione pletorica, che richiede l’impiego di spropositate unità lavorative, bensì anche e soprattutto agli emolumenti elargiti ai loro organi amministrativi posti ai vertici delle casse medesime, nonché ai rispettivi organi di controllo.
La maglia rosa della classifica è tenuta dalla cassa dei medici che, con i suoi 33 organi preposti, riesce a totalizzare spese annue per complessivi €. 4.326.010, seguita da quella dei g
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