di MARIETTO CERNEAZ
Dopo l'interventismo annunciato da Mario Draghi, lo spread scende per i Btp italiani, ma non per il costo del denaro che le aziende del Belpaese devono sopportare in rapporto ai concorrenti dell'Eurozona. Con un tasso medio del 3,71%, registrato nel mese di luglio 2012 - ultimo dato disponibile - il costo del denaro in Italia si conferma al di sopra di tutti gli altre nazioni europee con il Paese e' in concorrenza. Lo afferma una indagine della Cgia di Mestre. Mentre in Italia chiedere denaro in prestito alle banche costava agli imprenditori il 3,71%, in Spagna il tasso di interesse medio era del 3,67%, in Germania del 3,51%, in Francia del 3,20%.
La media dei Paesi dell'area euro si e' attestata invece a luglio al 3,53%. Di piu', l'Italia rispetto allo stesso gruppo di competitor, e' anche l'unico Paese dove tra luglio 2011 e luglio 2011 il tasso di interesse medio annuo e' cresciuto, dello 0,03%, anziche' diminuire come avvenuto in Spagna (-0,12%), Germania
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