di REDAZIONE
Durante la guerra fredda con il blocco sovietico, per i liberali, i democratici e i conservatori era abbastanza chiaro da che parte stare: con le democrazie occidentali e contro l’Unione Sovietica. Era un confronto di sistema di vita, prima ancora che una sfida fra superpotenze. Il sistema del mondo libero, contro quello del totalitarismo, della democrazia contro la dittatura del proletariato, del libero mercato contro l’economia pianificata. Con la Cina, oggi, non è la stessa cosa. Dalla morte di Mao Tse-tung in avanti, la potenza comunista asiatica si sta trasformando in un sistema diverso e ancora inafferrabile. Alcuni l’ammirano e la indicano come un esempio da seguire anche in Europa. Altri, al contrario, l’additano quale epicentro del male sulla Terra.
Ma non come ai tempi dell’Unione Sovietica: la Cina è oggi un esempio di mercato in espansione e di efficienza economica. Attira gli individui più produttivi dell’Occidente, si presenta come una po
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