di REDAZIONE
La Fiat salvaguardera' la sua presenza in Italia, ma investira' soltanto ''al momento piu' idoneo'', quando ci sara' la piena ripresa del mercato europeo dell'auto. E' l'impegno che i vertici del Lingotto, il presidente John Elkann e l'amministratore delegato Sergio Marchionne, hanno assunto nell'incontro fiume a Palazzo Chigi, durato piu' di 5 ore, con il premier Mario Monti e i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera. Fonti di governo e della Fiat ci tengono a precisare che nessuna richiesta di soldi e' arrivata dall'azienda, ne' sotto forma di sgravi fiscali ne' di strumenti come la cassa integrazione in deroga e i prepensionamenti, anche se un'interruzione del confronto ha fatto a un certo punto ipotizzare che proprio su questo non si trovasse unita' d'intenti. L'esito dell'incontro, al quale hanno partecipato anche il ministro Fabrizio Barca e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricala', e' affidato a un comunicato congiunto, una prassi inco
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