di REDAZIONE
Decisivo passo avanti nella indicazione di motivi di impugnazione in ambito di contratti derivati Swap IRS: arriva con una sentenza del Tribunale di Monza che, aprendo una nuova via, dichiara nullo il contratto perché lo stesso, presentato al cliente come strumento idoneo a garantirlo dal rischio di aumento del tasso variabile, non è in realtà tale per suoi stessi parametri finanziari, iniziali e successivi. Ecco allora scattare il risarcimento al cliente, una società di Milano che si è vista rimborsare capitale e interessi per un complessivo di circa 50 mila euro.
Il cliente, per garantirsi dal rischio di aumento dei tassi, aveva accettato quanto proposto dal Banco Di Desio di firmare un contratto di SWAP grazie al quale, secondo quanto assicuratogli dalla banca, impegnandosi a pagare alla stessa un tasso fisso calcolato sul capitale esposto e a ricevere dalla medesima un tasso variabile (Euribor + spread), avrebbe “cristallizzato” il debito proteggendo