di GIANLUCA MARCHI
Gli Stati generali del Nord, in corso da ieri al Lingotto di Torino, voluti dalla nuova Lega Nord di Roberto Maroni, hanno sollevato diverse battute ironiche e non poche critiche, anche e soprattutto dai lettori usuali commentatori di questo giornale, dove abbiamo ospitato proprio oggi le valutazioni quantomeno perplesse di Luigi Pandolfi, che ha "liquidato" l'iniziativa come il tentativo del Carroccio di accreditarsi presso i poteri forti. Il passare dalle corna verdi di Pontida a una platea di imprenditori e di uomini di finanza evidentemente non poteva che esporre il movimento a tali perplessità. E anche il parterre dei protagonisti di domani, a cominciare dal ministro Corrado Passera, per passare attraverso il segretario della Cisl Raffaele Bonanni e il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, arrivando al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, offre il destro a chi intravvede un tentativo di flirtare con i cosiddetti "poteri forti". E tut
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