di REDAZIONE
Una volta era Kroda. Ora (forse) e' l'America. Per gli abitanti d'Italia, la Bulgaria e' sempre stata il prototipo dello Stato comunista dell'est, grigio e opprimente. Ma oggi, per le piccole e medie imprese italiane strangolate dalla crisi, l'ex bastione del Patto di Varsavia e' diventato una specie di terra promessa, dove andare a produrre e a vendere. Costi bassi, economia in crescita, e la Bulgaria all'improvviso e' diventata un mercato appetibile per le nostre aziende, che hanno visto contrarsi il mercato interno e cercano disperatamente nuovi sbocchi.
Alla fiera industriale di Plovdiv, capitale economica del Paese, in questi giorni sono una trentina le aziende manifatturiere italiane che espongono i loro prodotti alla clientela bulgara. Alcune sono gia' presenti da tempo nel Paese, ma la maggior parte e' nuova. ''Il mercato in Italia e' saturo - racconta Pasquale D'Ambrosio della Da.Gi. Sud, piccola azienda di tornitura di precisione di Napoli -. Trovare nuovi
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