di ENZO TRENTIN
Nel 1840 il governo britannico inviò il capitano William Hobson come console in Nuova Zelanda, autorizzandolo a trattare con i capi Maori l'acquisto della maggior quantità possibile di territorio. Secondo le clausole del trattato di Waitangi, redatto da Hobson, i Maori avrebbero ceduto alla corona inglese la sovranità sul territorio, ottenendone in cambio il riconoscimento della proprietà sulle terre tribali e la protezione. Tra il febbraio e il maggio del 1840, oltre 500 capi Maori sottoscrissero il trattato, cosicché il 21 maggio Hobson poté proclamare ufficialmente la sovranità britannica sull'isola del Nord, estendendola anche a quella del Sud sulla base del diritto conseguente alla scoperta, fatta all’incirca una settantina d’anni prima dall’esploratore James Cook.
Nel 1841 la Nuova Zelanda divenne formalmente una colonia della corona inglese; Auckland ne fu eletta capitale. I frequenti contenziosi, esplosi tra Maori e coloni circa il diritto alla
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