di REDAZIONE
«Se il governo non darà una risposta concreta ai bisogni dei nostri Comuni, sono pronte le richieste di secessione e di cambiamento dei confini regionali di tutte le realtà che confinano con le autonomie regionali e provinciali».
L'Associazione dei Comuni confinanti è sul piede di guerra: il suo presidente, il bresciano Marco Scalvini, annuncia lotta dura «in nome di due milioni e mezzo di abitanti e 454 sindaci». Si comincia con una lettera aperta al ministro per gli Affari regionali, Piero Gnudi, nella quale si contesta al governo il taglio dei fondi di solidarietà per le popolazioni disagiate: «È inammissibile una politica esclusivamente basata sui numeri e non sulle persone. Dietro ogni taglio economico ci sono esseri umani che vedono disconoscere il concetto di solidarietà».
Scalvini precisa che il suo non è un attacco alle autonomie speciali, «ma una richiesta di equiparazione sociale delle comunità dell'arco alpino che vedono morire, poco a
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