di FRANCO FUMAGALLI*
In questi tempi l’Eurozona è scossa da una crisi economica e sociale, per certi aspetti, ancor più devastante di quella che ha colpito il mondo Occidentale nel 1929. Per ricondurre la situazione al nostro Paese è bene ricordare che la crisi ha lontane origini. Se consideriamo che la debolezza dell’euro non ci farebbe un baffo se non avessimo 2.000 miliardi di debito pubblico, è indispensabile individuare le ragioni per le quali il debito è stato accumulato. Una prima ragione si può riscontare nella formulazione e promulgazione di leggi che hanno permesso di aumentare a dismisura la macchina statale, inefficiente e improduttiva. Una seconda causa nelle leggi sul lavoro che hanno tutelato e tutelano chi non voleva e non vuole lavorare. Una terza causa le leggi che hanno irrorato di soldi pubblici i partiti, i sindacati e gli immigrati.
Se ciò è successo dobbiamo ringraziare i deputati che si sono succeduti, in sessant’anni, come rappres
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