di REDAZIONE
Il decreto del Governo sulle concessioni balneari è pronto e nei prossimi giorni i ministri Enzo Moavero (Affari Europei) e Piero Gnudi (Affari regionali, turismo e sport) dovrebbero volare a Bruxelles per parlarne con la Commissione europea. Subito dopo verrà portato in Consiglio dei ministri.
Il problema è che il decreto prevede che le concessioni demaniali marittime vadano a gara (le Regioni entro il 31 dicembre 2014 dovranno definire i bandi) e che la durata sia non inferiore a 6 anni e non superiore a 25 anni per le spiagge e non inferiore a 30 anni e non superiore a 50 per i porti turistici. Tutto quello, insomma, che proprio non volevano gli operatori balneari che da molto tempo, con incontri, convegni e iniziative anche sulle spiagge, premono affinché il Governo chieda all'Unione europea una deroga dalla Direttiva servizi Bolkestein, la stessa che, dal 2006, prevede l'evidenza pubblica per i servizi sui litorali italiani ed europei. Così tutti i sindacati
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