L’eterna farsa italica: avvento e caduta dei tribuni del popolo

di ROMANO BRACALINI Il tribuno alla Di Pietro che incappa in una storia di abuso di potere e presunto illecito arricchimento (più case che capelli in testa), e può contare sulla solidarietà popolana dell’ultimo tribuno al pesto come Grillo, destinato al medesimo fallimento politico, sono cose impensabili altrove ma merce comune in Italia, dove la farsa ha sempre fatto aggio sulla tragedia. L’immoralità del paese, sempre pronto a incoronare l’ultimo eroe di cartapesta, deriva dalla mancanza di senso di appartenenza e di identità. Lo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, il crescente contrasto Nord-Sud e il ribaldo sentimento di ostilità e di “revanche” che domina nei due capi della penisola. Lo dimostra l’estraneità cattocomunista alla tradizione risorgimentale, senza averla sostituita con una dottrina più moderna e convincente. I cattolici contrari allo stato laico in obbedienza all’ordine del Papa che vedeva in esso un pericolo per le proprie prerogative e una