di FABRIZIO DAL COL
Sono stati resi noti dalla Confcommercio i dati economici che riguardano i consumi degli italiani nel mese di settembre che, se confermati anche per l’’ultimo trimestre dell’anno, potrebbero compromettere seriamente la sopravvivenza di parecchie attività commerciali al dettaglio del comparto alimentare. A sua volta la CIA, la Confederazione nazionale agricoltori, dopo un attento studio su tutti quegli indicatori economici che riguardano i cibi e le bevande, lancia un grido di allarme: il tracollo a settembre della voce cibo e bevande è l'ennesimo segnale di una situazione che è giunta al limite.
Sale la preoccupazione sulla condizione economica delle famiglie, soprattutto in vista delle scadenze fiscali di fine 2012. "Oggi due famiglie su tre riescono ad arrivare a fine mese - sottolinea la Cia - solo con tagli radicali sugli acquisti, compresi quelli alimentari". "E' un dramma che sottolineiamo da tempo - conclude la Cia -, la conseguenza del pro
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