di REDAZIONE
“Lavoro da anni con clienti in Africa e maghreb: pagano in anticipo. Ho fornito dodici anni fa 4000 cassonetti all’Amia di Palermo e dal 2000 sono in credito di due milioni e 130mila euro, E’ paradossale”. A dirlo sconsolato Luigi Brustio, presidente della Elbi Spa, azienda con sede a Limena, nel padovano e filiali in Europa e Stati Uniti, leader europeo nella produzione di cassonetti in vetroresina, che vanta da dodici anni un credito nei confronti della Amia di Palermo e dopo più di una decade di battaglie legali non riesce a vedere riconosciuto il proprio credito di oltre 2 milioni di euro.
“Posso dire che mi fa male il fatto che l’unico insoluto che non riusciamo a recuperare ce l’abbiamo con l’Amia, azienda municipalizzata di Palermo, Italia – aggiunge Brustio – e credo che sia incredibile per una azienda italiana come la nostra dover patire di più a riscuotere pagamenti nel nostro Paese molto di più di quanto accade nel resto del mondo
Comments are closed.