di CARLO MELINA
Con quindici miliardi all’anno fai treni regionali, strade e autostrade senza ricorrere alla finanza di progetto, bacini di laminazione, argini, ospedali. Senza hai treni scassati e stracolmi di gente, cantieri al posto di strade e autostrade che con pedaggi doppi, alluvioni con la brutta stagione e 1260 posti letto in meno negli strutture ospedaliere dal 2013.
Virtuosa o meno che sia, la Regione, se martedì prossimo le tristi aspettative verranno confermate dal ministro Balduzzi, dovrà tagliare, nello specifico, 1260 per malati acuti e 15 di neuro-riabilitazione, chiudere undici reparti di geriatria, sei di oncologia e (forse) dieci case di cura convenzionate. Nonostante i 15 miliardi all'anno di residuo fiscale attivo.
Questa è parte del prezzo che il Veneto deve pagare per poter recitare nel presepe italiano la parte del mulo. Un mulo, tuttavia, sempre più stanco: secondo l’ultima revisione di ottobre del Fmi, da una crescita degli scambi commerc
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