di REDAZIONE
Nuova autoimmolazione, la novantunesima dal 2009, nella Cina occidentale, che segna la continuazione della protesta tra i tibetani che contestano il controllo cinese sul Tibet. Sungdue Kyab (o Songdhi Kyab, come citano altre fonti), 17 anni, si e' immolato ieri intorno alle 15:30 dinanzi al monastero di Bora a Labrang (Gannan per i cinesi), nella provincia del Gansu.
Secondo alcune informazioni, il giovane, che si e' dato alle fiamme mentre urlava slogan per il ritorno del Dalai Lama e per chiedere la liberazione del Tibet dall'occupazione cinese, era ancora vivo quando sono arrivati gli agenti di polizia e l'hanno portato via in un luogo sconosciuto. Altre fonti della diaspora tibetana riportano che il giovane e' stato portato all'ospedale di Tsoe e le sue condizioni di salute sono molto gravi, con poche possibilita' di sopravvivenza. Le stesse fonti riferiscono che monaci di Bora e laici sono andati all'ospedale di Tsoe per vegliare il giovane, ma gli e' stato impe
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