di MATTEO BERINGHI
Ogni volta che parlo con amici o altre persone, anche piuttosto giovani (sotto i trent'anni), magari studenti universitari e quindi con un cervello che dovrebbe essere predisposto a idee nuove, devo lottare per far passare qualche concetto o idea che sia vagamente libertaria o diversa dallo statalismo imperante. Trovo un'ingessatura mentale spaventosa, un indottrinamento cementificato.
Mi sono rotto le palle! E' ora di cambiare strategia. Se il problema non è percepito, allora il problema non esiste! Se nessuno vede questa continua invasione dello Stato nella vita privata, questo suo desiderio di pianificare e controllare ogni aspetto della vita privata, allora significa che questa situazione non dispiace. Lo Stato-balia piace, rassicura, conforta. Quindi deve crescere e rafforzarsi ancora di più! Come dice ironicamente Leonardo Facco, "spesso è più facile metterlo nel culo ad una persona piuttosto, che fargli capire qualcosa". Quindi vediamo di dar
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