di REDAZIONE
MILANO - Qualcuno si è fatto rimborsare perfino le sigarette. Altri i cioccolatini che comprava in tabaccheria. C'è perfino un consigliere regionale del Pdl che sotto la voce delle "spese istituzionali" metteva i pranzi che consumava in un ristorante alla moda a pochi passi dalla sede del Pirellone, durante le pause delle sedute. Quando il 10 ottobre scorso il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha spedito la Finanza in Regione ad acquisire i rendiconti 2008-2010 relativi ai rimborsi garantiti ai gruppi consiliari del Pdl e della Lega, probabilmente non pensava di scoprire così tante anomalie. Nel mirino sono finiti quasi tutti i consiglieri della maggioranza della giunta uscente guidata dal governatore Roberto Formigoni. Per loro, il sospetto dell'accusa è quello di aver ottenuto rimborsi per spese in realtà dubbie. Si parla di soldi pubblici che arrivano a un computo globale di milioni di euro ogni anno per tutti i gruppi consiliari e che si aggiungono
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