di PAOLO MARINI
Magari trovo qualche sua dichiarazione, dettata probabilmente dall'effervescenza del momento, un po' esagerata (“J'aime beaucoup Poutine, la Russie et sa démocratie”, come leggesi sull'home page di “Le Figarò” di qualche giorno fa); ciò non toglie che la battaglia fiscale e mediatica ingaggiata da Gerard Depardieu contro il regime impositivo inaugurato da Francois Hollande e dal Governo francese sia fondamentalmente giusta. Fino a qualche giorno fa, il Paese che fu dei Galli - con la sua aliquota massima al 75% per i redditi sopra il milione di euro - poneva un triste primato nei confronti di altri grandi e meno grandi Paesi europei (Regno Unito, Belgio e Austria con aliquote massime al 50% e poi Portogallo 46,5%, Germania 45%, Italia 43%, Irlanda 41% e Finlandia 30% - Fonte: Il Sole 24 Ore). La Corte Costituzionale è intervenuta dichiarando l'illegittimità del meccanismo della nuova aliquota, essenzialmente per il fatto che “non rispetta il principio