di ROMANO BRACALINI
Siamo il paese della carta bollata; dobbiamo esibire il certificato di esistenza in vita nel caso che l’impiegato avesse qualche dubbio sullo stato di salute del cittadino-suddito; vige in Italia la carta d’identità sconosciuta altrove, la quale serve all’albergatore per trasmettere in Questura i dati personali del cliente, come avveniva durante il fascismo: perché per chi non lo sapesse, fu proprio il fascismo, nel 1926, dopo l’emanazione delle leggi speciali dell’anno prima, a introdurre la carta d’identità allo scopo di schedare i cittadini e limitarne la libertà personale. La repubblica l’ha fatta propria, scartando ben poco del vecchio armamentario autoritario. Il codice Rocco non è stato del tutto abolito. Dalla conquista piemontese il Paese ha lentamente cambiato pelle. Come in economia, la moneta cattiva ha scacciato quella buona. Sul Nord moderno e liberale, ha finito per prevalere il Sud autoritario e feudale. L’onesta ed equa buroc
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