di TONTOLO
Io sarò Tontolo ma non tontolon e in questi giorni in cui impazza lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, che rischia di spolpare e gettare nella disperazione una città che tutto il mondo ci invidiava, mi sono interrogato su uno strano silenzio, più rumoroso di molto sbraitare. Siamo in campagna elettorale e saltare addosso ai presunti responsabili del disastro commesso dalla Banca vicina ai rossi per antonomasia è normale da parte degli avvoltoi dello sgangherato centrodestra che ci ritroviano. Nulla di nuovo sotto il sole: l'occasione per colpire gli avversari sinistri è ghiottissima. E tuttavia c'è una persona che, nonostante da settimane stia parlando e sproloquiando su tutto e tutti, sulla vicenda Mps tiene un sostetto basso profilo. Molti di voi avranno già capito a chi mi riferisco, al Cavalier Silvio Belrusconi. Non attacca, non colpisce, non affonda: come mai? Ma ovvio, lui ha sempre lavorato con Mps e ancora ci lavoro, tanto che i soldi per le olgettin
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