di LUIGI CORTINOVIS
Due milioni e mezzo di posti di lavoro bruciati nel settore manifatturiero, di cui 370 mila in Italia, tra il 2000 e il 2011. E' l'allarmante quadro tracciato dal commissario Ue agli affari economici Olli Rehn durante un intervento presso i sindacati europei a Madrid.
In Germania sono andati in fumo 570mila posti, in Francia 750mila, e in Spagna altri 750mila. ''Quando si aggiunge a questa fotografia l'alto livello di debito, il rapido invecchiamento della popolazione e il fatto che non meno del 52% della spesa sociale del mondo intero avviene in Europa'', emerge, ha sottolineato Rehn, il ''peso che l'economia europea produttiva deve sopportare per sostenere il nostro modello sociale''. Per questo e' ora ''vitale'' che l'Ue ritorni a una ripresa orientata all'occupazione salvando ''la base industriale'' europea.
In Italia, in altro settore, è ufficiale il taglio delle spese in vista per Enel. La crisi e il deciso calo della domanda elettrica che ne e' cons
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