di CLAUDIO MARTINOTTI DORIA*
Senza l’impegno di Grillo non esisterebbe il M5S e quasi nessuno sarebbe stato eletto. Quindi non è questione di leadership ma di meritocrazia, che in questo caso coincide nella figura del comico genovese, che con il suo eccezionale impegno (rivelando un'inusitata energia) ha fatto da cassa di risonanza delle istanze del movimento e della popolazione. Nessuno veniva eletto al parlamento in pochi giorni dalla candidatura, essendo un emerito sconosciuto, dai tempi della Lega Nord nel 1994.
In un passato neppure tanto lontano, ci volevano anni di gavetta per pervenire a questi risultati (a parte la lunga parentesi berlusconiana che ha dato spazio a chiunque si prostituisse o fosse opportunista), che a questi giovani del M5S manca completamente. Essendo perlopiù sprovveduti, per quanto in buona fede, è probabile una parte di loro caschi inconsapevolmente nella trappola del "divide et impera", che per autoreferenzialità ed autocelebrazione finirà pe
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