di GIAN LUIGI LOMBARDI CERRI
In Italia esiste un partito trasversale che se dovesse candidare i suoi sostenitori avrebbe la maggioranza quasi assoluta dei voti: il partito del NO. La prima preoccupazione di moltissimi italioti, davanti ad un qualsiasi problema è quella di dimostrare che la migliore delle soluzioni è quella di “fare niente”. Vediamo la dimostrazione di questo assunto, con una premessa.
Alla base dei NO ci sta un principio che rappresenta il più antiscientifico e antistorico dei principi: il "Principio di precauzione". Guida sovrana per dire NO è il sempre citato “Principio di precauzione “ e chi lo cita dimostra quasi sempre di non averlo capito. Detto principio è fondato sulle notissime regole della "analisi del rischio” concludendo, arbitrariamente, al di fuori di tale analisi, con una decisione di “non luogo a procedere”. L’analisi, in realtà, non dice di non procedere, ma esprime solamente, una volta esperite le azioni di minimizzazione,
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