di ROBERTO GIURASTANTE
Il mese di luglio sarà ad alta intensità per Trieste ed il suo futuro. Un futuro che si discute nelle aule giudiziarie dove i cittadini che disconoscono la sovranità dello Stato italiano sulla loro terra, la Zona A del Territorio Libero di Trieste, hanno sollevato il difetto di giurisdizione.
Sempre più triestini lo stanno facendo, nei procedimenti penali, civili, fiscali. Centinaia di persone hanno già dichiarato l’incompetenza di giudici che agiscono senza alcun mandato al di fuori del territorio della Repubblica italiana imponendone le leggi in violazione del Trattato di Pace di Parigi del 1947, e obbligando i cittadini di un territorio dato in semplice amministrazione civile provvisoria al Governo italiano a rispettarle sotto la minaccia della repressione.
Repressione che significa condanne con spoliazione dei beni e rischio di carcere per i legalitari che si appellano al diritto internazionale. Perché la giustizia del Paese occupante non può
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