di AUGUSTO MONDA
E’ prassi normale ricordare i defunti sempre in positivo. A ben pensarci colui che muore non ha mai meritato nella vita trascorsa d’essere additato come un “cattivo soggetto”. L’uso umano d’onorare o per pietà o per tifoseria coloro che se ne vanno è chiaramente una forzatura storica o quanto meno presta il fianco a convertirsi in “abuso”. Anche per i morti “indifendibili” , laddove vane sarebbero compassione o claque, s’odono formule di rito del tipo “povero lui, ma ora è morto” oppure “ora è alla presenza di Dio a dar conto dei suoi peccati”.
Non sarebbe ora di smetterla con questi necrologi omertosi? In merito al cittadino Oscar Luigi Scalfaro devo ammettere che non m è mai stato tanto simpatico! A prescindere dalle diverse opinioni che circolano sui suoi passati di Pubblico Ministero della “morte” o di “sospette irregolarità” legate al suo vissuto pubblico, ciò che determina questa mia antipatia pelle-pelle è la f
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