di ROBERTO GORINI
Il 24 novembre la Svizzera è chiamata a votare su una iniziativa popolare che mira a limitare a dodici volte la differenza tra il salario minimo e il salario massimo in una stessa azienda. L’iniziativa si chiama “1:12 – Per salari equi”, ed è promossa dai giovani socialisti svizzeri. Da un punto di vista ideologico, potremmo discutere se sia giusto o meno che uno Stato debba imporre un salario di qualsiasi tipo, sia esso minimo che massimo. Ma da un punto di vista economico, in questa proposta ci sono talmente tanti errori che vale la pena elencarli.
I giovani socialisti sostengono che questa limitazione favorirebbe una redistribuzione dei salari “verso il basso”. Per quale astruso motivo questo non ci viene spiegato. Sarebbe come imporre a un cittadino di mangiare solo 10 kg di carne al mese e aspettarsi che regali qualche altro chilogrammo ai vicini. Non c’è nessun motivo plausibile perché questo avvenga. Così come nella redistribuzione d
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