di GUGLIELMO PIOMBINI
Le analisi sociologiche del compianto professor Gianfranco Miglio possono ancora offrire un’importante chiave di lettura degli avvenimenti italiani degli ultimi decenni. «Dove c’è ricchezza – spiegava Miglio – gli uomini cercano d’impadronirsene ad ogni costo e creano giustificazioni ad hoc per la propria rapacità. È questo l’arcano dello “Stato sociale” e di tutte le sue forme degenerative: una parte dell’umanità preferisce organizzarsi (o utilizzare le strutture statali esistenti) per vivere alle spalle degli altri».
Ogni sistema fiscale, infatti, divide la società in due classi contrapposte. Da una parte vi sono coloro che producono le ricchezze (i lavoratori autonomi e dipendenti del settore privato), dall’altra coloro che vivono sui proventi derivanti dalla tassazione di queste ricchezze (la casta politico-burocratica e le clientele assistite). Questa contrapposizione può anche assumere un carattere territoriale, quando gli a
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