di MATTEO CORSINI
Nelle intenzioni del governo precedente, la nuova Alitalia (Ita) avrebbe dovuto decollare in primavera, ma le cose sono andate per le lunghe, quindi la primavera divenne l’estate e nel frattempo cambiò il governo. Adesso siamo già passati all’autunno, considerando che l’accordo con la Commissione Ue continua a non giungere, di “confronto costruttivo” in “confronto costruttivo”. Che finora hanno prodotto solo rinvii.
Oggetto del contendere, da ultimo, i biglietti prevenuti da Alitalia, che non possono essere passati alla nuova compagnia (e che, a mio parere, solo una persona poco avveduta avrebbe potuto acquistare).
La parte interessante dell’ennesimo decreto che calcia avanti il barattolo, tuttavia, mi sembra quella in cui è scritto che, per garantire la continuità operativa di Alitalia, è prevista la proroga fino al 16 dicembre del termine di restituzione del prestito ponte da 400 milioni. Misura che, secondo il governo, “non comporta