di ROMANO BRACALINI
C’è al Sud il riflesso psicologico del debole che dopo essersi atteggiato a vittima sale con mossa astuta sul carro del vincitore.Successe con la guerra piemontese del 1861,con interi villaggi bruciati e i cafoni fucilati sulla base di un semplice sospetto. Ma nel 1946,quando il Sud poteva vendicarsi della monarchia sabauda che l’aveva brutalmente colonizzato,l’elettorato meridionale votò compatto Stella e Corona.Il complesso di inferiorità del Mezzogiorno aveva prevalso sulle ragioni storiche ed erano bastati i privilegi che la monarchia aveva dispensato al Sud per averlo succube e ubbidiente al momento opportuno. Tu credi di conquistare il Sud ed è il Sud che alla lunga conquista te.Successe col fascismo che da fenomeno nordista divenne “meridionalista” quando notabilato e popolo vi intravidero il proprio tornaconto.
Così, i latifondisti del Sud e il sottobosco politico, con tutte le loro diramazioni malavitose,non tardarono ad adeguarsi,a
Devo purtroppo correggere il mio post, per evidenziare un’importante imprecisione. La citazione di Gramsci è infatti estrapolata dal suo contesto e proposta in modo da invertirne il significato, come dimostra la frase citata nella sua interezza:
«È noto quale ideologia sia stata diffusa in forma capillare dai propagandisti della
borghesia nelle masse del Settentrione: il Mezzogiorno è la palla di piombo che impedisce piú rapidi progressi allo sviluppo civile dell’Italia; i meridionali sono biologicamente degli esseri inferiori, dei semibarbari o dei barbari completi, per destino naturale; se il Mezzogiorno è arretrato, la colpa non è del sistema capitalistico o di qualsivoglia altra causa storica, ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni, incapaci, criminali, barbari, temperando questa sorte matrigna con la esplosione puramente individuale di grandi geni, che sono come le solitarie palme in un arido e sterile deserto.»
Togliendo la premessa – che questa è l’ideologia (avversata da Gramsci) dei “propagandisti della borghesia” (i fascisti?) – si inverte il significato della dichiarazione. Mi dispiace.
Certo: mi avrebbe sorpreso, se un arcicomunista come Gramsci avesse veramente nutrito sensibilità etnico-culturali. Sarebbe stata una dimostrazione di un’intelligenza che ai comunisti è sempre mancata.
ma guarda tu, lupo ,,, kuasi ke corruzione popolare diffusa ed assunta a metodo di vita kuotidiana popolare, mafia e kamorre e ‘ndrabghetre, parassitismo, malaffare, imbrogli, colera e munnezza non siano, COMPROVATI, patrimonio vostro … altro ke borghesia insultante … fulgida realtà merdosa e detestabile italiana vostra …
Ottimo: interessante, istruttivo e storicamente ineccepibile. Tutto da condividere, a parte l’uso del condizionale nelle due frasi conclusive: mi sembra un eccesso di ottimismo.
La Lega ha avuto abbondanti esempi casalinghi di che cosa succede a dar troppa fiducia ai meridionali.
Bell’articolo. Meticci, altro che gli ario-romani di cui vaneggia il fascistume nostrano. Se lo diceva Gramsci …
bravo Bracalini… al solito … attento e combattente…
xaltro il titolo m’indispone… avvertire la lega di ke !? … attenta a cosa !? … un ammasso di lestofanti imbroglioni buoni a nuilla ma capaci di tutto … italiani, romanofili, servoklericali, corrotti ed immorali senza pari … e razzisti pure …