di ETTORE BEGGIATO
Le polemiche sugli sprechi della Regioni hanno interessato anche le cosiddette “ambasciate” a Roma. E, per la verità, il costo di tali sedi di rappresentanza suscita legittime perplessità. Ma oltre agli aspetti politici, economici, morali, va, nel Veneto, sollevata anche un’altra questione: in pieno centro a Roma, in Piazza Venezia, c’è uno dei più prestigiosi palazzi capitolini, Palazzo Venezia, che ci è stato letteralmente scippato dallo stato italiano.
Palazzo Venezia (o Palazzo San Marco) fu costruito nel 1455 per il cardinale veneto Pietro Barbo, nominato poi papa Paolo II. Il progetto del palazzo, il primo rinascimentale di Roma, viene attribuito a Leon Battista Alberti; all’interno ci sono pitture di Donato Bramante e di Andrea Mantegna. Nel 1564 vene ceduto alla Serenissima Repubblica Veneta che lo destinò a residenza degli ambasciatori veneti (e tale veste mi auguro venga ripristinata quanto prima). Con il tramonto della Repub
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