di BRIAN MCGLINCHEY
In una mossa che beneficerebbe principalmente le più grandi economie del mondo e i governi più smisurati, l'amministrazione Biden ha proposto che tutti i paesi del mondo si accordino su una soglia minima di tassazione per le imprese al 15%. La proposta comprende anche il fatto di punire i paesi che non dovessero adottare questa aliquota minima, imponendo tasse più pesanti sulle filiali statunitensi delle società con sede in quei paesi.
Nel descrivere l'iniziativa, la segretaria del Tesoro Janet Yellen ha reso fin troppo chiaro il suo obiettivo: "È importante lavorare con altri paesi per porre fine alle pressioni della concorrenza fiscale", ha detto in un discorso al Chicago Council on Global Affairs.
Anche se siamo condizionati a vederle come qualcos'altro, le tasse sono prezzi, anche se associati a una quantità non piccola di coercizione. In questa luce, l'opposizione pubblica della Yellen alla concorrenza fiscale dovrebbe essere altrettanto sconcert