di CECILIA BORTOLAMI
«L'Italia non è né sarà mai un Popolo, ma un disordinato assemblaggio di culture forzatamente tenute assieme da un regime prima monarchico, poi fascista e oggi mafioso composto da una gerontocrazia oligarchica che tutto persegue tranne il bene del suo cittadino (…). Siamo convinti che il sistema Italia sia irriformabile, ma crediamo che anche la classe politica che ha generato questo “mostro” (Lega Nord compresa) lo sappia bene, come sa altrettanto bene che verrà spazzata via alle prossime consultazioni elettorali, salvo che s'inventi qualche altro “giochino”, uno dei tanti, da quando è nata la “Repubblica fondata sul lavoro”». Siamo, crediamo: plurale maiestatis (noi per io)? No. Certo, la bocca, anzi, la penna (perché di lettera si tratta) è quella d'una sola persona, Ruggero Zigliotto per inciso, ma il sentire è comune. E, nello specifico, di Veneto Stato, partito indipendentista di cui il sopracitato è Segretario provinciale.
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