di LEONARDO FACCO
Stamattina, al Pirellone, è durata tre ore la pantomima relativa alla richiesta di dimissioni di Davide Boni, il presidente del Consiglio regionale lombardo indagato per tangenti. Un teatrino kafkiano sintetizzabile con le parole del rappresentante dell’Udc, Gianmarco Quadrini: “Ai tanti giornalisti presenti oggi e al paese, evitando di discutere la posizione di Boni e la relativa mozione che ne richiede le dimissioni, abbiamo dato ancora una volta l’immagine di quelli che devono essere considerati intoccabili, alimentando così quel sentimento antipolitico che imperversa nel paese”. Anche Formigoni ha applaudito, ma ironicamente – come ha spiegato in conferenza stampa -: “Ho applaudito perché le opposizioni hanno perso un’occasione per fare un dibattito serio”.
Che Boni non avrebbe detto una parola lo si è capito da prima che si aprisse l’assemblea: ai media è stata recapitata una lettera a sua firma e lui, anziché prendere posto fra i ba
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