di REDAZIONE
La Republika Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, ha celebrato, il 9 gennaio scorso, la Festa nazionale e il 25/mo anniversario della sua fondazione, una ricorrenza largamente appoggiata e sostenuta dalla dirigenza serba a Belgrado, ma considerata illegale e anticostituzionale a Sarajevo dalle autorità della Federazione croato-musulmana (Bh), l'altra entità del Paese balcanico, il cui assetto fu definito dagli accordi di Dayton che nel novembre 1995 posero fine alla guerra che provoco' 100 mila morti e 2 milioni di profughi.
La Corte costituzionale bosniaca a Sarajevo, nel novembre 2015, dichiarò illegittima e contraria alla costituzione la Festa nazionale fortemente voluta dal presidente della Rs e leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, sostenendo che si tratta di una celebrazione discriminatoria dei diritti di croati, bosniaci musulmani e altri abitanti non serbi residenti nella Rs. Per tutta risposta e con una iniziativa