di MARCO BASSANI
Confesso di far parte di una parrocchia, anzi di una piccola pieve assai poco frequentata, che si pone problemi politici assai diversi rispetto a quelli che assillano i miei contemporanei. Me ne rendo conto, ma non me ne scuso. Nella mia pieve le discussioni si incentrano su quanto antistatalisti convenga essere. Taluni, addirittura, non sono del tutto convinti che lo Stato debba avere il monopolio di legge ed ordine. Tuttavia, non di questo - numericamente irrilevante e stravagante, ma non pernicioso - manipolo di intimi sodali vi voglio parlare, ma della ben nutrita legione di coloro che lo Stato non solo “ci piace assai”, ma che più ce n’è, meglio è.
Ora, nella mia ingenuità, ero convinto che ogni cultura politica avesse relativamente presente almeno alcuni pericoli causati dall’eccesso di Stato, ma che l’eccesso non fosse mai percepito come tale.
Per Stalin, tanto per fare un solo esempio, la teoria del terrore crescente serviva a giustific
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