di ANGELO PELLICIOLI
In una delle sue ultime esternazioni, riportate dalla stampa nazionale, il presidente Napolitano, dettando le priorità della politica economica del Paese, sostiene che bisogna liberarsi da una mentalità burocratica incrostata e da un’impraticabile foresta normativa. Intervenuto agli Stati Generali della cultura, promossi da un autorevole giornale economico, il capo dello Stato ha invocato, in proposito, leggi di due righe. Probabilmente gli è sfuggito che esistono, da anni, precise norme in materia di concisione normativa, di linguaggio semplice comprensibile da tutti e, soprattutto, di divieto di rinvio delle nuove leggi ad articoli, paragrafi e commi di precedenti norme. Normative puntualmente disattese dal legislatore, con il consueto beneplacito dei burocrati che traducono dette norme nella pratica quotidiana. Ha anche ribadito, il presidente, che a nessuno, nemmeno al prof. Monti ed al suo governo, può essere consentito di rimanere inerti