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Le retribuzioni crescono poco. entro fine anno previsto un +0,8%

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di MARIETTO CERNEAZ L'economia non cresce, la disoccupazione non cala, il potere d'acquisto langue. Se c'è un ridimensionamento del divario è solo dovuto alla frenata dei prezzi e non alla crescita annua delle retribuzione, che a luglio rimane la stessa di giugno. Se si guarda ai primi sette mesi del 2012 l'Istat rileva un rialzo delle retribuzioni, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, dell'1,4%. Analizzando i principali macrosettori, a luglio l'aumento tendenziale è del 2,0% per i dipendenti del settore privato mentre si registra una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. Nel dettaglio, presentano gli incrementi annui maggiori i comparti energia elettrica e gas (2,9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,8%). Si rilevano variazioni nulle per agricoltura, telecomunicazioni e tutti i comparti della pubblica amministrazione. Inoltre l'Istat fa sapere che l'indice delle retribuzioni contrattuali per l'intera economia, proiett
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