di REDAZIONE
''Resteremo nella Ue. E' nel nostro interesse. Ma con un rapporto diverso, che siamo in grado di rinegoziare''. Settimane di pressioni, dichiarazioni, appelli e accuse. Poi David Cameron e' tornato sul suo cavallo di battaglia. In Europa vuole rimanere, dice, ma mettendosi alla guida di un cambiamento, ''possibile'', insiste, perche' ''in Europa il dibattito e' gia' in corso''. E per quanto riguarda il referendum promesso ai britannici non lo esclude, ma decidere oggi se sara' 'dentro o fuori', sarebbe ''una falsa domanda''.
E' l'ennesima offensiva britannica all'Europa, lanciata di prima mattina da Cameron in una lunga intervista alla Bbc che ha anticipato i contenuti dell'atteso discorso. Ampiamente annunciato, piu' volte rimandato, nel pomeriggio Downing Street ha fissato la data: il prossimo venerdi', 18 gennaio, in Olanda. In anticipo rispetto al 22, come fino ad ora trapelato e mai smentito. Decisione saggia, probabilmente, visto che la coincidenza con l'annive
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